In onore della nascita – 1 dicembre 1911

La data 2 giugno 1946 ricorre da sempre nella mente di qualsiasi italiano e, a distanza di più di 70 anni, rimane vivida anche per chi quel giorno non era ancora presente. Gli istanti e le emozioni di questa storica giornata sono rievocati anche grazie ad Anna Iberti, la ragazza “simbolo” della nascita della Repubblica Italiana, impressa nel celebre scatto di Federico Patellani.

Federico Patellani è fotoreporter di guerra e caposcuola del fotogiornalismo italiano.

Il suo primo contatto con la fotografia avviene in età liceale, grazie all’avvicinamento allo strumento della macchina fotografica, ricevuta in regalo dal padre. Il giovane Patellani fa della disciplina fotografica la sua professione nel 1935. In seguito all’ingaggio come leva militare, svolta in Africa orientale, ha modo di documentare, con un reportage, il suo viaggio per il quotidiano milanese “L’Ambrosiano”, che gli permetterà di raggiungere la notorietà nell’ambiente. Di lì a poco inizia una collaborazione con “Tempo”, settimanale milanese di cronaca e costume, diretto da Alberto Mondadori.

Per tutta la durata della Seconda Guerra Mondiale è un inviato e un testimone prezioso dei vari campi di battaglia; crea servizi nei quali documenta la realtà della guerra. Le sue pubblicazioni raccontano, a partire dal 1945, l’Italia del dopo guerra e le conseguenze del conflitto sul nostro territorio, diventando in un secondo momento illustrazioni “in onore della rinascita” tanto attesa e dirompente in tutto il paese.

La consapevolezza di assistere alla nascita di un nuovo capitolo per l’Italia lo spinge oltre, consacrandosi protagonista della vicenda. Patellani segue, con altri giornalisti, le campagne elettorali e gli umori degli italiani alla vigilia del Referendum che deciderà il nuovo corso della nostra nazione. Il Paese sta iniziando lentamente a rinascere dalle macerie della guerra: sarà una Monarchia o una Repubblica? Il verdetto finale vede la Repubblica trionfare.

Alla redazione serve un’immagine che rappresenti, nella maniera più fedele possibile, la scelta del popolo italiano e la svolta epocale. Patellani studia, gira per le strade di Milano, poi ha l’illuminazione grazie anche a due colleghi che lavorano in un altro giornale, l'”Avanti!

Tale avvenimento rappresenta il primo suffragio universale: le donne ottengono finalmente il diritto di votare ed esprimersi. Quale migliore immagine, se non quella di una donna che festeggia la nascita della Repubblica, l’inizio di una nuova era politica e civile per l’Italia? La scelta del volto che rappresenterà questa rivoluzione cade su una ragazza che lavora come segreteria nella redazione dell’Avanti!, Anna Iberti, futura moglie di un collega di Patellani, la cui identità è rimasta anonima fino a pochi anni fa.

Inaugurata la Repubblica, Patellani si dedica alla testimonianza della ripresa economica: la grande ricostruzione, le industrie, la moda, la vita culturale, i primi concorsi di bellezza, la ripresa del cinema e i mutamenti sociali nell’Italia del sud. La sua fotografia è emblema della nascente Repubblica italiana.

Un artista entusiasta del proprio lavoro. Trova nella città di Milano un terreno fertile sul quale poggiare le basi della propria carriera. È il periodo in cui fiorisce l’industria editoriale, per la quale lavorano e si confrontano artisti, letterati e giornalisti. In tale ambiente Patellani trova gli stimoli per la realizzazione di reportage non solo documentativa ma anche e soprattutto narrativi.

In questo periodo va ricordato come il lavoro di Patellani e suoi celebri colleghi abbia dato vita al “fototesto”, un nuovo modo di fare giornalismo, caratterizzato da un ampio servizio fotografico, commentato da lunghe didascalie.

 

Articolo di Claudia Sebastianelli