8 – 26 marzo 2017

Marina Guerra, nata a Lugo di Romagna, dopo la scuola superiore inizia a dedicarsi alla fotografia. Agli inizi degli anni Sessanta decide di farne la sua professione, specializzandosi nel ritratto. I suoi scatti raccontano il territorio in cui vive, le fasi politiche e culturali che l’attraversano.

Le sono state dedicate numerose mostre personali in Emilia Romagna e ha preso parte a diverse esposizioni collettive in tutta Italia. Ha inoltre collaborato con varie riviste, tra cui: Noi donne, Libera età e Illustrazione Italiana e ha pubblicato volumi come: Noi, altre: immagini e storie di donne (1977) e Il volo della strega: percorsi della donna alle soglie del terzo Millennio (2000).

Il suo lavoro è entrato oggi a far parte del patrimonio dell’archivio dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna.

La mostra – inaugurata l’8 marzo in occasione della festa della donna – ha raccolto una selezione di ritratti, tutti al femminile, che sottolineano il profondo cambiamento di ruolo, che la figura femminile ha subito nel corso dei decenni, dagli anni sessanta ad oggi. La differenza riscontrata è stata netta: il lavoro delle braccianti è scomparso, sostituito da nuove generazioni di donne manager in carriera.