LA PERSISTENZA DELLA LUCE

a cura di Denis Curti

9 dicembre 2018 – 6 gennaio 2019

La ricerca di Mario Beltrambini indugia sulla luce e sulla sospensione temporale, per cogliere quella bellezza immobile capace di entrare nel cuore dello spettatore attraverso un meditato uso della tecnica fotografica, in antitesi alla compulsività del medium digitale e del web.

– Denis Curti

L’importanza della luce è celebrata in un’estetica che evoca cose apparentemente non importanti. Meravigliarsi, prestare attenzione, rifarsi alla lentezza: così il linguaggio fotografico del fotografo, la storia, l’idea e la sua progettualità si uniscono in un unico scatto.

 

L’autore porta in mostra una serie di scatti in bianco e nero, intense, che vogliono meditare sul modo in cui l’atto di fotografare ha a che fare con il tempo e il valore di vivere ciò che ci circonda.

Con la mostra “La Persistenza della Luce – Fotografie di Mario Beltrambini” continua il percorso di approfondimento e di riscoperta della fotografia d’autore legata al nostro territorio avviato lo scorso anno dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna. […]

Luoghi immobili e desolati rappresentati nell’opera di Beltrambini. Paesaggi che sembrano senza tempo, in cui l’abbandono dell’uomo ha quasi negato la loro entità geografica. Si tratta in realtà di immagini singolari di luoghi vissuti e a noi vicini, ma che vengono osservati dal fotografo con uno sguardo diverso, più meditato e attento.

– Valentina Morigi, Assessora alle Politiche Giovanili


BIO

Mario Beltrambini nasce a Santarcangelo di Romagna nel 1953. È attivo nel mondo della fotografia da oltre trent’anni dove, a seconda degli interessi, delle opportunità e delle circostanze, ha ricoperto molteplici ruoli: fotografo innanzitutto, socio e presidente dell’Associazione “Cultura e Immagine”, insegnante di fotografia, esponente di spicco della fotografia stenopeica, operatore culturale, organizzatore di eventi, mostre, workshop, campagne, animatore del SI FEST – festival di fotografia contemporanea che dal 1992 si svolge a Savignano sul Rubicone, ideatore del movimento della Slow Photo, componente di commissioni e giurie di premi fotografici, ecc.

Inizia a fotografare da autodidatta nel 1980, inizialmente si ispira al genere surrealista, mentre oggi si muove in ambito concettuale, predilige la fotografia stenopeica utilizzando fotocamere autocostruite operando con materiali Polaroid sperimentando nuove tecniche e modalità operative.

Nel 2008 riceve l’onorificenza BFI (Benemerito della Fotografia Italiana) dalla FIAF Federazione Italiana Associazione Fotografiche.

Nel 2010 è uno dei degli ideatori e promotori del Manifesto della Slow Photo presentato a Savignano sul Rubicone in occasione del SiFest 19; nel 2011 il comune di Savignano sul Rubicone gli conferisce la Cittadinanza Onoraria per l’impegno nell’ambito della diffusione della fotografia. Dagli anni ’90 ad oggi ha curato il montaggio e l’allestimento di numerosissime mostre fotografiche, produzioni, mostre personali, collettive, ecc.

Ha esposto in numerose mostre sia personali (Savignano sul Rubicone; Santarcangelo di Romagna; Bellaria Igea Marina; Conversano; Mestre; ecc.) che collettive (Arles, Voies Off The Fringe Festival Prize; Berlino; Senigallia; Bibbiena; San Marino; Savignano sul Rubicone; Cuneo; Gazoldo degli Ippoliti; ecc.).